“Un albero per il futuro – l’Albero di Falcone”, da oggi, martedì 29 aprile 2025,continuerà a vivere e a crescerà all’interno della Scuola Media di via Umberto dell’Istituto Comprensivo ad indirizzo Musicale “G. Verga” di Canicattini Bagni.
A donarlo, nell’ambito dei progetti di educazione alla legalità ambientale, e alla legalità nel suo ampio senso civico, il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Reggio Calabria, l’ex Corpo Forestale dello Stato assorbito nel 2016 dal D.L. 177 nell’Arma dei Carabinieri, con i compiti di tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare, a sostegno o con il supporto dell’organizzazione territoriale.
A volerlo, nella consapevolezza dell’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici, ma soprattutto per ricordare il prossimo 23 maggio il 33° anniversario della strage di Capaci nel quale persero la vita il giudice Giovanni Falcone, moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo, sono stati gli alunni dell’Istituto Comprensivo canicattinese con i loro insegnati, la Dirigente scolastica Dott.ssa Clorinda Coppae tutto il personale Ata in un’azione condivisa con l’Amministrazione comunale e le Forze dell’Ordine del territorio.
Insieme, stamani, erano presenti alla cerimonia sobria ma di intenso valore civico e culturale, una rappresentanza dei Carabinieri del Raggruppamento Biodiversità di Reggio Calabria guidata dal Luogotenente Orazio Arena e dall’Appuntato Scelto Carmela Lucisano, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Noto, Cap. Mirko Guarriello, il Comandante della Stazione di Canicattini Bagni, M.llo Corrado Salemi, gli Assessori Comunali Sebastiano Gazzara e Domenico Mignosa, che hanno portato il saluto del Sindaco Paolo Amenta, impegnato fuori sede in compiti istituzionali, e dell’Amministrazione comunale, il Dirigente del Commissariato della Polizia di Stato, Giuseppe Di Mayo, il Presidente del Consiglio di Istituto Cultrera, i rappresentanti della Polizia Municipale e Don Maurizio Casella, Parroco della Chiesa Maria SS. Ausiliatrice della città.
A spiegare ai ragazzi l’importanza della tutela ambientale, dei parchi, dei fiumi, delle aree boschive, dell’aria, del clima, sempre più soggetto a cambiamenti che devastano il Pianeta, e della scelta di far rivivere in tutte le scuole d’Italia l’Albero di Falcone, il ficus macrophylla, che si trova davanti alla casa del giudice Falcone a Palermo, divenuto in questi anni simbolo della lotta alla mafia e simbolo dell’impegno civico alla legalità, è stata l’App. S. Carmela Lucisano.
Rispetto e tutela dell’ambiente per contrastare i cambiamenti climatici, rispetto tra coetanei, dell’altro, della persona, della sua cultura e del suo pensiero, rispetto e salvaguardia del patrimonio comune, dal parco giochi all’arredo urbano, ai luoghi collettivi, ha ribadito l’Assessore Sebastiano Gazzara, ricordando l’impegno del Sindaco Paolo Amenta e dell’Amministrazione comunale nei percorsi di legalità e tutela ambientale, invitando, altresì, i giovani studenti a non chiudersi ma ad aprirsi con i grandi, con i genitori, gli insegnanti, gli educatori, gli amministratori pubblici e le Forze dell’Ordine, per percorrere insieme i momenti più difficili del loro percorso di vita.
Impegno alla legalità, hanno sottolineato tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine intervenuti, che oggi significa anche lotta al bullismo, alle droghe, e rispetto dei beni pubblici e del prossimo, in particolare tra coetanei, dopo i tragici fatti di sangue e di aggressione di queste ultime settimane che coinvolgono sempre più giovani e giovanissimi, di età della scuola dell’obbligo.
La cerimonia, ravvivata dalla piccola Orchestra della Scuola, si è infine conclusa con il posizionamento dell’Albero di Falcone al centro del cortile scolastico identificato dall’effige del giudice Falcone su un basamento scolpito dallo scultore canicattinese Vincenzo Nitto.
Da oggi, dunque, da Canicattini Bagni, da uno dei luoghi tra i più importanti della formazione delle giovani generazioni, la Scuola, prende vita un nuovo Presidio di Legalità, come ricordato dalla Dirigente Clorinda Coppa, citando Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni, “strumento di memoria e impulso per la creazione di una società più giusta che rigetti i disvalori delle mafie”.
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