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Applausi per Francesco Cafiso e la J.E.M. per la chiusura del “Canicattini Jazz” e della “Festa del Rifugiato 2023”

Un progetto di accoglienza e inclusione che la “Città del Liberty e della Musica”, qual è Canicattini Bagni, divenuta negli anni crocevia di ritmi e contaminazioni musicali internazionali, ha voluto dedicare ai tanti migranti, in terra di migranti, costretti a lasciare la propria terra e i propri affetti alla ricerca di un futuro nuovo e migliore

Il Jazz è la musica dell’incontro per eccellenza. Basta pensare che quando è nato si sono incontrate più culture e si sono fuse generando questo linguaggio così sofisticato, complesso. Una musica che abbatte ogni tipo di barriera, di steccato, di limiti. Una musica inclusiva che non esclude gli altri“.

Così Francesco Cafiso, l’enfant prodige del jazz divenuto ambasciatore del Jazz italiano nel Mondo, a conclusione del concerto di domenica sera, 3 settembre 2023, che dopo 11 anni l’ha rivisto protagonista, tra l’apprezzamento e i numerosi applausi del pubblico delle grandi occasioni, sul palco di Piazza XX Settembre a Canicattini Bagni, assieme alla Jazz Ensemble del Mediterraneo (Fabio Tiralongo sax alto, Rino Cirinnà sax tenore, Andrea Iurianello sax baritono, Salvo Riolo tromba, Matteo Frisenna tromba, Boris Latina trombone, Joe Debono piano, Nello Toscano contrabbasso, Peppe Tringali batteria), a chiusura della rassegna “Canicattini Jazz” quest’anno dedicata alla “Festa del Rifugiato 2023”.

Un progetto di accoglienza e inclusione che la “Città del Liberty e della Musica”, qual è Canicattini Bagni, divenuta negli anni crocevia di ritmi e contaminazioni musicali internazionali, ha voluto dedicare ai tanti migranti, in terra di migranti, costretti a lasciare la propria terra e i propri affetti alla ricerca di un futuro nuovo e migliore.

Un sogno di libertà che Canicattini Bagni, divenuta in quest’ultimo decennio “città accogliente” di un dramma che ogni giorno attraversa con dolore il Mediterraneo, per scelta dell’Amministrazione comunale del Sindaco Paolo Amenta in collaborazione con il Ministero dell’Interno, il SAI, il Sistema Accoglienza Integrazione, e le imprese del territorio che si occupano di accoglienza e inclusione, la Coop. Passwork e l’Associazione La Pineta, ha voluto raccontare con la Musica, anima identitaria della sua Comunità, dove ogni casa c’è un musicante e uno strumento musicale.

Contendo di aver dato il mio contributo, attraverso il Jazz, che nella storia è l’esempio dell’incontro delle culture musicali afroamericane, siciliane ed ebraiche, per veicolare un messaggio di ospitalità – ha concluso Francesco Cafiso che nella sua giovane carriera ha calcato tutti i più grandi palcoscenici mondiali -. La Sicilia in questo è un punto di riferimento“.

Il concerto, che ha toccato alcuni dei più importanti successi dei più grandi musicisti Jazz del “post Big Band” dagli anni ’30 in poi, da Miles Davis a Dizzy Gillespie, Lee Morgan, Klenner, per citarne qualcuno, è stato aperto e introdotto da Liliana Nigro, docente del Costume per lo Spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Catania ed esperta organizzatrice di grandi eventi che affiancherà l’Amministrazione comunale nei progetti e negli appuntamenti futuri, e dal Direttore artistico del “Canicattini Jazz”, il sassofonista canicattinese Rino Cirinnà che con l’Assessore alla Cultura e allo Spettacolo del Comune canicattinese, Sebastiano Gazzara ha coordinato tutta la rassegna la cui chiusura, in programma per lo scorso 20 agosto, era stata spostata al 3 settembre a causa delle avverse condizioni meteo.

Con loro sul palco il Sindaco Paolo Amenta, che è anche Presidente regionale di Anci Sicilia, e il Presidente di Passwork, Sebastiano Scaglione, in rappresentanza anche dell’altra impresa sociale, La Pineta, che gestisce le strutture assegnate al Comune per l’accoglienza ai migranti.

Per noi il linguaggio universale della Musica, anima della nostra Comunità – ha detto il sindaco Paolo Amenta – così come la storia, il liberty, il patrimonio e le bellezze paesaggistiche e artistiche del territorio, insieme alle tradizioni, sono uno straordinario strumento culturale per dialogare con il mondo, trasferendo conoscenza e memoria e, nel contempo, attenzionare temi sociali del nostro tempo, come quello dei rifugiati, dell’accoglienza, dell’inclusione, della guerra, della pace, del lavoro, delle disuguaglianze, per dare loro risposte e soluzioni. Canicattini Bagni, con la sua centralità tra tre province, in quella grande “città-territorio” che non ha più confini amministrativi, con i percorsi e i progetti come quelli a cui abbiamo dato vita in quest’estate che ci vedranno ancora impegnati nel futuro, in stretta sinergia tra pubblico e privato con le tante realtà del territorio, vuole essere punto di riferimento e anche punto di approdo“.

 

Cinque giorni di Musica Jazz quella che si è conclusa domenica sera a Canicattini Bagni che ha visto susseguirsi jazzisti siciliani che hanno conquistato l’apprezzamento del grande pubblico nazionale e internazionale, aprendo nel contempo la finestra a importanti laboratori musicali inclusivi con protagonisti proprio i tanti giovani ospiti delle strutture cittadine dell’accoglienza.

 

«Siamo pienamente soddisfatti – ha aggiunto Sebastiano Scaglione – di aver raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati con l’Amministrazione comunale e con il SAI, come testimoniano le straordinarie presenze di pubblico di questa sera e in tutte le serate della rassegna dal 15 agosto con i Modena City Ramblers, e in quelle del 40à raduno Bandistico, nel riuscire a veicolare i temi dell’accoglienza, dell’integrazione e dell’inclusione, condivisi da tutta la Comunità canicattinese. Il futuro, pertanto, come ribadito dal Sindaco Amenta, ci vede ancora insieme in questo progetto pluriennale che ci siamo intestati. Un grazie a quanti hanno reo tutto ciò possibile».

 

E quella vissuta ieri da Canicattini Bagni è stata una domenica assai ricca e di grande partecipazione con migliaia di visitatori, con al centro oltre al Jazz anche le manifestazioni delle tradizioni popolari del 36° Palio di San Michele, l’esibizione a coppia degli asini, il Museo sotto le Stelle e le sagre enogastronomiche promosse insieme agli otto Quartieri della città, che si concluderanno il 15 e 16 settembre con i giochi per l’assegnazione del Palio e la festa del Patrono San Michele il 29 settembre.

 


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