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Buccheri entra a far parte dell’itinerario turistico-culturale transfrontaliero sull’Olivo

Un itinerario culturale transfrontaliero riunisce elementi di interesse culturale e turistico appartenenti alla stessa tematica (che nel nostro caso è l’olivo) ma provenienti da paesi diversi tra loro limitrofi e con patrimoni culturali da condividere

Buccheri entra a far parte dell’itinerario turistico-culturale transfrontaliero sull’Olivo. Nell’ambito del progetto “Cluster Servagri – Cluster transfrontaliero a servizio del networking e della qualificazione delle filiere Agricole dell’olivicoltura. È stato creato un itinerario turistico-culturale transfrontaliero incentrato sull’olivo, riconosciuto dal Consiglio d’Europa, on-line da inizio maggio 2023.

Questo percorso rappresenta un enorme valore aggiunto per questo progetto e deve la sua creazione al forte impegno del team della Fondazione Culturale Otroutes “Rotte dell’Olivo”, al suo direttore rsecutivo Georgios Karampatos e, innanzitutto, a Marinella Katsilieri, che si è dedicata con grande passione a quest’incarico.

La Fondazione Culturale Otroutes “Rotte dell’Olivo” è un organismo certificato dal Consiglio d’Europa per la realizzazione di percorsi culturali sul tema dell’olivo ed è partner associato del progetto Cluster Servagri; è presente in 12 Paesi del Mediterraneo e ad oggi ha designato più di 300 punti di interesse; per “Punto di Interesse” si intendono musei, siti archeologici, laboratori d’arte e mestieri, unità produttive, produttori locali, ecc., aventi sede nelle regioni olivicole.

Le strutture inserite nel percorso diventano punti di riferimento del patrimonio olivicolo per il grande pubblico e vengono promosse nei mezzi di comunicazione a disposizione della Fondazione e, attraverso di essi, sul sito Web del Consiglio d’Europa / Istituto Europeo degli Itinerari Culturali / come strutture etichettate.

Il collegamento di più punti di interesse consente la creazione di un itinerario culturale locale e di una nuova “destinazione” che, in quanto parte integrante dell’itinerario culturale del Consiglio d’Europa, inserisce la regione nella mappa degli itinerari culturali europei e internazionali del Consiglio d’Europa riconosciuti a livello internazionale: il suo profilo è migliorato, il che implica un aumento del numero di visitatori.

In particolare, i benefici che ne derivano sono il rafforzamento del territorio (gli itinerari culturali tematici consentono ai turisti di visitare siti sconosciuti e non fruiti; l’elenco delle risorse disponibili di una regione è, quindi, arricchito), il prolungamento della stagionalità turistica (proposte di itinerari e attività tematiche anche al di fuori della stagione estiva, da ottobre a febbraio), l’aumento della durata del soggiorno nel territorio (possibilità di combinare le attività tematiche con altre attività abituali come quella balneare, shopping) e la valorizzazione delle piccole unità produttive (gli itinerari tematici permettono di valorizzare tutti gli aspetti del patrimonio culturale, qualunque sia la loro dimensione ed in funzione della loro autenticità, come, per esempio, la scoperta di un prodotto locale nel proprio luogo di produzione).

Un itinerario culturale transfrontaliero riunisce elementi di interesse culturale e turistico appartenenti alla stessa tematica (che nel nostro caso è l’olivo) ma provenienti da paesi diversi tra loro limitrofi e con patrimoni culturali da condividere. Per sua natura, questo tipo d’itinerario rafforza il sentimento di appartenenza a un ambiente comune in cui ogni paese, ogni regione ha un suo posto complementare agli altri, poiché questo ambiente è il Mediterraneo e il paesaggio naturale e culturale quello dell’olivo, uno dei pilastri più superbi della sua agricoltura millenaria.

Favorisce, inoltre, il dialogo e la cooperazione interculturale, promuove il turismo e lo sviluppo economico, rafforza l’immagine di ogni regione nel mondo. Un itinerario culturale transfrontaliero non è un compito semplice da realizzare. Richiede la cooperazione tra diversi attori, come le autorità locali, i musei, le organizzazioni culturali, le imprese e altri attori. Nel caso del percorso culturale transfrontaliero Cluster Servagri, questa difficoltà è stata superata grazie alla preziosa collaborazione del capofila “Gal Eloro” (www.galeloro.org) e di tutti i partner di progetto che si sono impegnati per la sua realizzazione.

“Un risultato di fondamentale importanza per il nostro territorio – dichiara il sindaco Alessandro Caiazzo – che accresce la nostra idea di internazionalizzazione e lo sguarda oltre i nostri confini, in maniera, appunto, transfrontaliera. Un ringraziamento a Ercole Aloe, nostro concittadino, e alle aziende locali d’eccellenza, con i quali abbiamo sin da subito collaborato per il raggiungimento di questo importante obbiettivo”. Con il Comune di Buccheri, entrano a far parte della rete la chiesa di s. Andrea, l’azienda olivicola Vernera, La soc coop Agrestis e l’Osteria U locale.


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