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Il Consiglio comunale di Canicattini Bagni approva la variante al Prg, contrari i consiglieri di minoranza

Con otto voti favorevoli

Con i due voti contrari del gruppo di minoranza “Insieme per Cambiare” e gli otto voti favorevoli della maggioranza di “Canicattini Futura”, il Consiglio comunale di Canicattini Bagni ha approvato, nella seduta di venerdì sera, 22 settembre 2023, l’adozione della variante e rielaborazione del Piano Regolatore Generale e Regolamento edilizio.

Un confronto pacato quello registrato nel corso della seduta caratterizzata dalla mancata partecipazione al dibattito e alla votazione, seppur presenti in aula, degli altri due Consiglieri di minoranza, Alessandra Amenta e il Capogruppo Alessandro Cultrera, bloccati dalla norma che impedisce ai Consiglieri di prendere parte alla discussione e alle votazioni di atti riguardanti interessi propri o di loro parenti e affini sino al quarto grado, e nel caso sussistano correlazioni immediate e dirette tra il contenuto delle deliberazioni e specifici interessi, in questo caso il Piano Regolatore Generale.

I lavori aperti dalla presidente Loretta Barbagallo hanno visto in aula il Dirigente dell’Ufficio Tecnico, Geometra Capo Giuseppe Carpinteri e i tecnici che hanno redatto il PRG, e dopo l’approvazione unanime del verbale della seduta del 31 luglio 2023, sono proseguiti con la comunicazione al Consiglio da parte del Sindaco Paolo Amenta, in merito al momentaneo rallentamento del cantiere relativo alla riqualificazione della zona ovest, colpito da un fatto clamoroso e drammatico, ovvero il titolare dell’impresa ha da prima ucciso la moglie e poi si è suicidato, per cui si stanno mettendo in atto tutti gli strumenti possibili, in attesa delle decisioni giudiziarie e degli organi competenti, per salvare il cantiere e i lavoratori.

Concluse le comunicazioni il punto successivo ha riguardato il Piano Regolatore Generale del Comune e a illustrare le decisioni politiche e amministrative che hanno portato alla sua rielaborazione è stato il Sindaco Amenta, che ha sottolineato come ormai i PRG sono destinati dalla nuova normativa regionale ad essere sostituiti dal PUG, Piano Urbanistico Generale, che dovrà interagire con i Piani regionali, provinciali e paesaggistici, riaprendo così il discorso su cosa è lo strumento urbanistico e su come va utilizzato.

Sapendo che può superare alcuni confini di tipo vincolistico, guardando anche alle strategie di sviluppo del territorio, ed assegnando, pertanto, un ruolo ed un compito fondamentale al Consiglio comunale che già da adesso, con l’adozione dell’attuale rielaborazione del PRG, mette in moto l’iter per la pubblicazione e l’eventuale presentazione di osservazioni da parte dei cittadini, prima di essere presentato per la definitiva approvazione da parte dell’assessorato regionale.

Il sindaco Amenta ha così esposto i principi che hanno portato, dal punto di vista politico amministrativo, alle scelte adottate, mantenendo, trattandosi di una rielaborazione, i diritti già acquisiti, evitando modifiche di categorie, rispettando, nel contempo, norme importanti che hanno portato i tecnici progettisti a rivedere l’ampiezza del centro storico e alcune parti dello strumento urbanistico, come la riduzione della distanza del muro di cinta del cimitero che ha permesso di recuperare alcune aree, e angolando in maniera diversa alcuni pezzi del territorio.

Un Piano Regolatore Generale reale, ha tenuto a specificare il primo cittadino, quello che si presenta al Consiglio, che superate tutte le valutazioni e, soprattutto, le difficoltà di iter dovute al blocco Covid, non prevede altro consumo di suolo, né aumento di spazi e cubature, essendo già programmato per una popolazione più che il doppio di quella attuale, con un numero importante di zone C, e pensando a sanare piccoli pezzi di aree già interessate da edificazioni che risultano ancora zone agricole.

Uno strumento urbanistico, ha concluso il sindaco Paolo Amenta, che deve fare i conti con la città del futuro, che guarda ai corridoi ecologici, all’ampliamento del verde, alle periferie, all’impiantistica sportiva e alle aree per la crescita della cultura del movimento come sottolineato in questi giorni in occasione della manifestazione “Sport City Day”.

Concluso l’intervento del Sindaco a prender la parola è stata la Consigliera di minoranza Rita Cassarino per evidenziare, a modo di vedere del suo gruppo, l’erronea attenzione che la proposta di Piano darebbe ad alcune aree come Bosco di Sopra dove risultano scarse le costruzioni, rispetto a Contrada Palombara, all’ingresso della città, dove invece risulta un ampio agglomerato, per garantire continuità e omogeneità al territorio.

Inoltre in Contrada Garofalo sarebbe stata prevista una contrazione a macchia di leopardo e, infine, risulterebbe incomprensibile la razionalità di prevedere nella zona del Foro Boario un CCR per i rifiuti, un eliporto e un centro fieristico.

Alla Consigliera Cassarino ha risposto il Dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale, Giuseppe Carpinteri, ribadendo come in Contrada Bosco di Sopra non sia stata fatta alcuna modifica rispetto al precedente piano, mentre in Contrada Palombara è stato il CRU regionale a stracciare, con il PRG del 1995, tutta la zona C3 perimetrandola come Parco Urbano di interesse naturalistico.

Per cui, ha proseguito Carpinteri, con la variante del Piano si sta classificando la parte dell’area già edificata che arriva in via Vittorio Emanuele, come zona di completamento da E a B2, mentre la parte retrostante, come già decretato dal CRU, rimane zona agricola.

Per il resto, per quanto riguarda la zona ovest e Contrada Garofalo, il Piano non modifica alcunché, piuttosto sono i vincoli, soprattutto del Piano Paesaggistico, a imporre le contrazioni.

Infine, nulla vieta l’inserimento del CCR in zona agricola e nell’area servizi del Foro Boario.

Chiusi questi interventi a prendere la parola è stata successivamente l’altra Consigliera di minoranza, Livia Uccello, per chiedere che venga eliminato il vincolo di rischio idrogeologico nell’area di Villa Alagona, tra via Don Luigi Sturzo e via Paolo Rio, dove persiste un progetto di auditorium comunale, essendo già state realizzate da tempo le opere di regimentazione delle acque piovane, e per chiedere, altresì, come l’Amministrazione comunale intenda riqualificare l’area delle palazzine mai completate prospicenti la Guardia Medica.

A rispondere è stato il Sindaco Paolo Amenta, partendo proprio da quest’ultima osservazione, informando che per la riqualificazione di quell’area è già in atto una trattativa con i proprietari per la realizzazione, accanto alla Guardia Medica, grazie ai finanziamenti del FUA (Area Urbana Funzionale), una struttura sovracomunale per il “dopo di noi” di assistenza alle persone sole con fragilità.

Per quanto riguarda invece il vincolo di rischio idrogeologico della zona di Villa Alagona, ha proseguito Amenta, bisognerà effettuare uno studio specifico da presentare all’Autorità di Bacino, che ha il compito di annullare detto vincolo, dimostrando la realizzazione delle opere di raccolta delle acque piovane con la conseguente eliminazione del rischio iniziale.

Chiusi tutti gli interventi la presidente Barbagallo, prima di chiudere la seduta, ha così messo in votazione il punto riguardante l’adozione del Piano Regolatore Generale, che veniva approvato con i soli otto voti della maggioranza e il voto contrario dei due Consiglieri di minoranza.


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