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“Infinta poesia – Cunto per Victor Jara”: appuntamento il 24 settembre a Sortino

Con il cuore in mano Alessio Di Modica si presenta al pubblico senza nulla altro se non i cocci della vita dell’artista cileno per creare un racconto fatto di delicatezza e di una tenera fame di umanità

“Un artista deve essere un autentico creatore e quindi nel suo profondo un rivoluzionario. Un uomo pericoloso quanto un guerrigliero a causa del suo grande potere di comunicazione”. Con questa frase del cantautore cileno, Victor Jara,  Area Teatro si prepara a debuttare con il nuovo spettacolo Infinta poesia – Cunto per Victor Jara. Il debutto partirà da due spazi sociali storici simbolo di Resistenza e di Lotta dei territori: il 9 settembre alla Casa della pace al Pratello a Bologna, il 10 al centro sociale Leoncavallo a Milano; poi arriverà in Sicilia in due luoghi che sono diventati negli anni una seconda casa per la compagnia Area Teatro: il 22 a Catania nel giardino della biblioteca Crifò-Navarria, il 24 a Sortino nel Chiostro dei Cappuccini a cura di Arci Esedra. I debutti si concluderanno con una tappa obbligata a Roma il 27 settembre, in cui lo spettacolo sarà ospite dell’ambasciata del Cile in Italia, un evento particolarmente emozionante in presenza dell’ambasciatore cileno e inserito nelle attività legate al 50° anniversario del golpe.

Con il cuore in mano Alessio Di Modica si presenta al pubblico senza nulla altro se non i cocci della vita dell’artista cileno per creare un racconto fatto di delicatezza e di una tenera fame di umanità. Semplice è la lingua di questo spettacolo perché ispirata ad un uomo semplice e vero. Ovviamente raccontare questa storia significa anche raccontare la storia del Cile e poi nel Cile del Golpe, nell’ 11 settembre meno noto. Tutto queste cose fanno di questo spettacolo un dono prezioso alla memoria e ai tempi che viviamo.

Victor Jara è stato un artista straordinario metteva al primo posto la libertà, l’amore smisurato e concreto per i più deboli. La sua storia è emozionante, tragica, rivoluzionaria, piena di dolcezza e crudeltà. Veniva dalla fame e dalla povertà, per questo la gente del popolo lo sentiva come uno di loro. Durante il golpe del 1973 fu arrestato, portato allo stadio del Cile e lì torturato e ucciso, col gusto di torturare chi rappresentava la voce libera del popolo. Il suo assassinio fu ordinato direttamente da Pinochet. La sua storia non è molto conosciuta, per questo il cuntista Alessio Di Modica ha deciso di fare uno spettacolo che raccontasse la vita di Victor.

Uno spettacolo che è un racconto crudo, diretto, dolce, straziante, poetico; il cunto e la poesia si intrecciano, si fondono. Attraverso il racconto e l’opera di Victor Jara si vuole riflettere anche sul ruolo degli artisti indipendenti oggi: l’essere impegnati, purtroppo spesso per molti artisti, fa solo parte del marketing e non di un incontro reale con il cuore della gente; nel frattempo le multinazionali della comunicazione producono una cultura di massa superficiale attraverso piattaforme e social, mentre nel mondo ci sono artisti che ascoltano la voce della strada sulla scia di persone come Victor.

Con questo spettacolo la compagnia Area Teatro chiude la trilogia del futuro cominciata nel 2020 con lo spettacolo 20 anni- cronache del g8 di inizio millennio dal g8 di Genova con un progetto di crowdfunding che ha portato alla realizzazione del Partigiani della Memoria Tour; seconda tappa della trilogia è stata la Favola Industriale Blues prodotta nel maggio del 2023 con la coproduzione di Re-common e finita con questo evento. La trilogia racconta di visioni del futuro, di persone e territori che credono, hanno lottato e lottano per costruire il migliore dei mondi possibili.


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