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“MuoviAmo Sortino” propone al sindaco Parlato una soluzione per salvare le “Farate” del “Nummu ru Gesu”

Organizzate dal Comune in modo da essere contenute e non minacciare la sicurezza pubblica

Il gruppo consiliare “MuoviAmo Sortino” propone al sindaco Parlato una soluzione per “salvare” le “Farate” del “Nummu ru Gesu”. In merito alla comunicazione del sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato, della sospensione delle tradizionali “Farate”, a causa dei disordini avvenuti l’anno scorso, il gruppo consiliare di maggioranza “MuoviAmo Sortino” ha proposto una soluzione per salvare i falò che illuminano la notte del “Nummu ru Gesu” – la suggestiva processione di Gesù alla Colonna che si tiene nella notte tra il Giovedì e il Venerdì santo.

“Pur condividendo i motivi che stanno alla base del provvedimento annunciato dal sindaco – dichiara la capogruppo Pia Parlato – i consiglieri di maggioranza hanno raccolto le richieste di tanti sortinesi che chiedevano di preservare questi momenti che fanno parte della tradizione secolare del “Nummu ru Gesu” e hanno chiesto al sindaco di mantenere le “Farate” che, quest’anno, saranno organizzate dal Comune in modo da essere contenute e non minacciare la sicurezza pubblica evitando l’uso di acceleranti e conseguenti scoppi che potrebbero costituire un pericolo per la gente, le automobili e la rete del metano”. I consiglieri di maggioranza si mettono a disposizione per supportare questa ipotesi con il loro aiuto, come già hanno fatto nel passato recente.

“Ci rendiamo conto che c’è una visione distorta delle “Farate” che nascono per illuminare una notte di riflessione – conclude – quale è quella del Giovedì santo e non per essere degli scoppi incontrollati che fanno del boato la loro ragion d’essere, quindi vorremmo essere a fianco delle nuove generazioni per trasmettere il senso profondo di una processione che amiamo e che stiamo cercando di tutelare in tutti i modi, motivo per cui l’amministrazione sta lavorando per l’ iscrizione al R.E.I.S. ossia il Registro delle Eredità Immateriali della Regione Sicilia”.


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