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Palazzolo Acreide, venerdì appuntamento con la “Cavalleria Rusticana. Tra prosa e lirica”

Per la stagione dell'Associazione Mascagni i ruoli saranno interpretati da Marianna Cappellani (Santuzza), Rosolino Claudio Cardile (Turiddu), Giovanni Guagliardo (Alfio), Sabrina Messina (Lola), Linda Rogasi (Lucia), intercalati dalla voce recitante dell'attore Bruno Torrisi e accompagnati al pianoforte da Ivan Manzella

Il cortile del Complesso Vaccaro di Palazzolo Acreide ospiterà venerdì 4 agosto alle 20 lo spettacolo “Cavalleria Rusticana. Tra prosa e lirica” per un nuovo appuntamento della stagione 2023 dell’Associazione Culturale Mascagni. Lo spettacolo è un viaggio che ripercorre e mette in relazione la novella di Giovanni Verga e l’opera di Pietro Mascagni.  Ha debuttato nell’estate 2019 nell’ambito della manifestazione “Le Verghiane” di Vizzini.

Per la stagione dell’Associazione Mascagni i ruoli saranno interpretati da Marianna Cappellani (Santuzza), Rosolino Claudio Cardile (Turiddu), Giovanni Guagliardo (Alfio), Sabrina Messina (Lola), Linda Rogasi (Lucia), intercalati dalla voce recitante dell’attore Bruno Torrisi e accompagnati al pianoforte da Ivan Manzella.

Con questo spettacolo – spiega Torrisi che ne firma la regia – abbiamo voluto coniugare la novella con l’opera per restituire al pubblico una visione più completa della vicenda e per omaggiare i rispettivi autori. Autori che andarono ben presto in lite, Verga difatti fece causa a Mascagni per questioni di diritti. La vicenda è caratterizzata da comportamenti e da rituali tipici del mondo cavalleresco in un ambiente rustico, di campagna, lascia intravvedere, come in altre opere di Verga, il tema del possesso, dell’attaccamento alla roba, della gelosia, dell’onore, in un contesto maschilista e fintamente intriso di religiosità. Verga col suo stile, ci restituisce, senza giudizio, uno spaccato di vita rustica, aspra e crudele, creando personaggi sanguigni, passionali, pregni di umanità quasi a voler, per i posteri, lasciare traccia di un nostro passato, che continua purtroppo ad esistere, affinché si possa aver chiare le origine dei nostri mali”.


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