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Rinnovabili per ridurre i costi energetici al centro del laboratorio del Living Lab “Smart Land Iblei” a Canicattini Bagni

Il laboratorio ha consentito di contestualizzare e collegare il lavoro che sta svolgendo Enea di Roma – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – rispetto alla complessità delle norme che regolamentano l’ambito Ibleo, ad alta valenza ambientale e storico-culturale

La “Pianificazione Energetico Ambientale” di area vasta iblea per creare benefici ai 17 Comuni e collettività che aderiscono al Gal Natiblei, il Nucleo di Aggregazione Territoriale interprovinciale Siracusa, Ragusa e Catania, che comprende le città di Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Chiaramonte Gulfi, Ferla, Francofonte, Giarratana, Lentini, Licodia Eubea, Militello Val di Catania, Monterosso Almo, Palazzolo Acreide, Scordia, Sortino e Vizzini, al centro dei laboratori tematici del Living Lab “Smart Land Iblei”, finanziato dal Dipartimento Attività Produttive della Regione Siciliana nell’ambito del Procedimento plurifondo NAT Iblei con capofila il Comune di Canicattini Bagni.

L’incontro, tenuto nei giorni scorsi nella sede del Living Lab del Gal Natiblei di via Principessa Iolanda 51 a Canicattini Bagni, ha visto la partecipazione del Coordinamento di lavoro della struttura dello “Smart Land Iblei”, insieme ai ricercatori di Enea, e dei rappresentanti dei Comuni e delle imprese del territorio. Il laboratorio ha consentito di contestualizzare e collegare il lavoro che sta svolgendo Enea di Roma – l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – rispetto alla complessità delle norme che regolamentano l’ambito Ibleo, ad alta valenza ambientale e storico-culturale.

I ricercatori di Enea, che assieme a Ingv è uno dei partner fondamentali per affrontare la tematica complessa della “Pianificazione Energetico – Ambientale dell’area vasta Nat Iblei, si sono confrontati con il gruppo di lavoro del Living Lab, approfondendo le diverse criticità e avvistando le soluzioni più idonee a garantire una ricaduta economica dalla pianificazione, la più diffusa possibile sul sistema amministrativo, economico e sociale del comprensorio ibleo.

Ad aprire i lavori è stato il Coordinatore del gruppo di lavoro e del laboratorio del Living Lab, Sebastiano Di Mauro, indicando gli obiettivi dell’attività di analisi e caratterizzazione del territorio, l’elaborazione di linee guida per una regolamentazione relativa a l’uso delle tipologie energetiche esaminate all’interno del territorio e l’elaborazione dei dati relativi alle aree test identificate, nonché all’individuazione ai fini progettuali delle aree idonee (nel rispetto delle indicazioni regionali, nazionali e comunitarie) del comprensorio NAT iblei.

Per quanto riguarda la potenziale attivazione del CER (Comunità energetiche rinnovabili, o strumenti giuridici equivalenti) sono state rilevate sette cabine primarie di riferimento sul territorio che aggregano tutti i Comuni. Entrando nel merito dell’argomento oggetto del laboratorio tematico, gli esperti di Enea, Gianpaolo Caputo e Salvatore Fabozzi, hanno illustrato l’attività svolta attraverso l’elaborazione di immagini satellitari riguardanti la stima delle radiazioni solari per ottenere la caratterizzazione meteo-solarimetrica dei cinque Comuni di cintura che sono stati individuati per il test.

In tal senso è stata stimata la radiazione solare nelle tre componenti esaminate dal progetto e la radiazione incidente sul potenziale pannello fotovoltaico per unità di superficie, calcolando il profilo orario annuo per ottenere la potenza prodotta anche su un impianto a concentrazione di tipo parabolico lineare. Da queste analisi, hanno proseguito i ricercatori di Enea, si è potuto verificare che l’energia che si potrà produrre varia, anche se di poco, da Comune a Comune nell’ambito di quelli presi in esame nel test.

I ricercatori dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, hanno ulteriormente esposto l’attività svolta in tema di “caratterizzazione” dei Comuni test, attraverso la disaggregazione dei dati e l’elaborazione di una stima del fabbisogno energetico complessivo comunale, suddiviso per gli edifici comunali, residenziali, del terziario, di illuminazione pubblica, del settore agricolo, nonché effettuando una ulteriore disaggregazione per tipo di vettore (benzina, gasolio, etc.).

Sono stati poi quantificati gli impianti attualmente esistenti (fotovoltaici, eolici, etc.), gli impianti di biomasse, le pompe di calore, e così via. Per il solare termico sono state analizzate le quantità installate per ogni Comune test e la relativa potenza installata. Il passo successivo, in fase di approfondimento e definizione, è il calcolo delle potenzialità installabili sul territorio ed una valutazione del gap tra quanto attualmente prodotto e le necessità rilevate.

Gli esperti di Enea, rispondendo alla richiesta fatta dal coordinamento del Living Lab di calcolare la capacità “produttiva” in termini di energia per ettaro attraverso il solare a concentrazione e di effettuare delle valutazioni per l’eolico inizialmente non previsto a progetto, hanno dato la disponibilità di effettuare una valutazione a seguito della individuazione, in corso di definizione, di aree idonee.

A tal proposito sono stati gli esperti del Living Lab, Ing. Stefania Travaglia, coordinatrice della pianificazione energetica, e l’Ing. Gianluca Fortino, esperto in materia energetica e biomasse, supportati dal collega Corrado Gionfriddo, esperto di valutazione compatibilità ambientale, ad esplicitare che il Living Lab ha in corso di definizione un innovativo modello di conoscenza dei vincoli del territorio, così come delle opportunità offerte nelle sue diverse tipologie di aree, il tutto a beneficio dei Comuni, delle imprese e dei privati del territorio che riempiranno di contenuti operativi la Pianificazione Energertico-Ambientale trattata.

L’incontro dei giorni scorsi, pertanto, ha avuto una caratterizzazione principalmente tecnica, affrontando le prime questioni cruciali propedeutiche all’avvio di una concreta pianificazione energetico ambientale in grado di attivare un sistema di energie di comunità a partire dall’utilizzo smart (intelligente) delle energie rinnovabili che il territorio ibleo può produrre: dall’energia solare a quella geotermica, da quella eolica a quella da biomassa.

L’attività laboratoriale  ha consentito, inoltre, di individuare in quali aree si possono attivare le diverse tipologie di energie a fonti rinnovabili, che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti e che  potranno costituire una concreta alternativa al fine dell’indipendenza energetica, così come nella riduzione consistente del costo della spesa energetica a favore del sistema produttivo ed imprenditoriale, oltre che di quello delle famiglie e delle attività pubbliche, soffocate oggi da aumenti vertiginosi dei costi energetici.

 

 


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